Nei suoi meno di cinque anni di pontificato, Giovanni XXIII può essere sicuramente ricordato come “Papa della pace”. L’esempio più emblematico della capacità di un uomo di umili origini di esercitare una grande influenza morale sugli uomini più potenti della terra è la sua azione nel caso della crisi dei missili a Cuba: uno dei picchi di massima tensione di tutta la storia della Guerra fredda, durante il quale, nell’arco di tredici giorni - tra il 15 e il 28 ottobre del 1962 - il mondo arrivò sull’orlo del disastro nucleare.
La capacità di mediazione di Giovanni XXIII e la sua capacità di parlare al cuore dell’uomo, di ogniuomo, scongiurò il disastro di una terza guerra mondiale, che avrebbe avuto conseguenze fatali per l’intera umanità, dato il dispiegamento di armi nucleari.
Da quella drammatica esperienza, nell’aprile del 1963, nacque l’enciclica Pacem in Terris, indirizzata indistintamente “a tutti gli uomini di buona volontà”.
E oggi, a sessant'anni dalla sua pubblicazione, a che punto è la pace tra i popoli? Cosa direbbe San Giovanni XXIII?
Noi ragazzi delle classi terze della Scuola secondaria siamo i protagonisti di questo tempo difficile e vogliamo continuare a diffondere il messaggio di pace tra gli uomini, suggerendo una riflessione attraverso la mostra dei nostri disegni.
Per questo abbiamo voluto illustrare alcune delle parole scritte da Giovanni XXIII nella sua enciclica Pacem in terris.
Un augurio di pace a tutti voi!!!
Orari
Sabato e Domenicadalle 9:30 alle 18:00
da Lunedi a Venerdi: a chiamata 9:30/13:00 e 14:00/17:00
presso CASA DEL PELLEGRINO-SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII
tel. 0354360046
